Il dipinto "Tempi della pandemia" offre una rappresentazione intensa e simbolica dell'impatto emotivo e sociale della pandemia. La forma sferica efflorescente del coronavirus si trasforma in un "sole malato" che irradia raggi inquietanti sulla città, catturando il clima di tristezza e incertezza che ha caratterizzato quel periodo.
La transizione dalle maschere di Carnevale alle mascherine sanitarie simboleggia in modo drammatico il brusco cambiamento da un'atmosfera di festa a una realtà di reclusione e paura. La finestra, centrale nell'opera, diventa un simbolo della reclusione domestica, fungendo da confine ma anche da potenziale apertura verso un mondo esterno desolato.
Particolarmente toccante è l'immagine del Papa che, solitario, e sotto la pioggia, avanza nella piazza deserta di San Pietro, inginocchiandosi, poi, davanti al crocifisso in un gesto di supplica per la protezione divina. Questo momento, destinato a rimanere impresso nella memoria collettiva, racchiude la solitudine e la vulnerabilità umana di fronte alla crisi.
Le nuvole che si alzano verso il cielo evocano le anime delle vittime quotidiane, mentre il bagliore di luce sopra la cupola, in cui molti hanno intravisto l'immagine della Madonna, simboleggia la speranza e l'invito a non perdere la fiducia nei momenti più bui.
In sintesi, "Tempi di pandemia" è un'opera di forte impatto emotivo e simbolico, che non solo riflette un periodo di sofferenza e isolamento, ma trasmette anche un messaggio di resilienza, speranza e fede nel futuro.
