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Storia, Arte e Poesia by Giovanni Morra

Tempi

05-03-2025 14:34

Giovanni Morra

ARTE,

Tempi

Il dipinto invita dunque a una riflessione urgente: il futuro dell'umanità dipende dalle sue scelte. Resta poco tempo per ritrovare l'equilibrio perduto,

Il dipinto mette in scena una netta contrapposizione tra due mondi: uno sereno e l'altro caotico, simbolo dell'evoluzione (o involuzione) dell'umanità nel suo rapporto con la natura. A sinistra, prevalgono immagini di tranquillità: fiori, un libro, un orologio a pendolo, e un paesaggio idilliaco. Questi elementi richiamano un mondo in equilibrio con l'ambiente, dove la vita segue ritmi naturali e regolari, scanditi dal movimento lento e rassicurante del pendolo. È un contesto ecologicamente armonioso, in sintonia con i bioritmi umani.

A destra, invece, il dipinto rappresenta il caos della modernità industrializzata: cumuli di rifiuti, fabbriche di cemento, ciminiere, pale eoliche che gradualmente sostituiscono gli alberi, un computer e l'interno di un'automobile. Qui il ritmo è dettato da un orologio digitale a LED rossi, posto sopra la testa di un ipotetico guidatore, evocando la pressione di una corsa contro il tempo che conduce al logoramento psicofisico. Questo orologio, che enfatizza ogni secondo, simboleggia non solo la frenesia della vita quotidiana, ma diventa un monito: un conto alla rovescia verso un possibile punto di non ritorno.

Il tempo segnato dall'orologio, le 11:59, nella convenzione anglosassone, può indicare l'ultimo minuto prima di un disastro imminente, ma anche il preludio a una rinascita, l'alba di una nuova era.

Il dipinto invita dunque a una riflessione urgente: il futuro dell'umanità dipende dalle sue scelte. Resta poco tempo per ritrovare l'equilibrio perduto, e la finestra di opportunità per evitare una catastrofe ambientale e sociale si sta chiudendo rapidamente.

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