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Qui Teverola

 

Storia, Arte e Poesia by Giovanni Morra

La Regina

17-03-2025 10:47

Giovanni Morra

ARTE,

La Regina

La Regina fu il primo monumento ai Caduti della Grande Guerra realizzato in Campania e il terzo in Italia

IL PATRIMONIO ARTISTICO DI TEVEROLA: La Regina

 

La Regina fu il primo monumento ai Caduti della Grande Guerra realizzato in Campania e il terzo in Italia. Questo primato non ha solo un significato ai fini della registrazione e della catalogazione del bene, ma costituisce un elemento rilevante per essere considerato dagli studiosi tappa significativa nell’evoluzione stilistica di siffatti monumenti, un modello che sicuramente sarà stato di riferimento anche per le realizzazioni successive in diverse parti d’Italia, e per questo costituisce motivo di orgoglio per la città di Teverola (Foto 1).

Il monumento fu inaugurato il 30 gennaio del 1921 ed è ancora vivo in città il ricordo delle celebrazioni tributate per il Centenario della commemorazione dei nostri caduti della Grande Guerra.

Volendo qui restare nell’ambito dei valori artistici dell'opera mi limito a riportare alcuni commenti che ne hanno meravigliosamente colto sia gli aspetti formali che quelli espressivi, conferendole un posto di rilievo nel campo della Storia dell’arte.

 

Il primo commento, purtroppo, non è firmato e non è possibile risalire con certezza al nome dell’autore, anche se dal contesto della documentazione sembrerebbe attribuibile all’ing. Francesco Dello Vicario, figura storica del panorama culturale teverolese.

 

“L'opera del Cav. Domenico Pellegrino è davvero magnifica nella sua semplicità. Su una larga base di pietrarsa, lievemente gusciata, si erge un robusto piedistallo prismatico di pietra bianca di Bellona.

Da questo, sorge uno snello e lucido tronco di piramide, alla sommità del quale si fonde, molto armonicamente stilizzata, una stupenda testa di donna, cinta di alloro, raffigurante la Patria.

Il monumento appare subito come la creazione di un puro animo di artista. Dagli angoli della base le linee degli spigoli salgono con slancio e con eleganza sino alla figura della Patria,........ E il piedistallo che porta scolpiti i nomi dei nostri eroi e che sostiene la lucida e svelta piramide, dice come sul sacrificio dei suoi figli l'Italia sia sorta a nuova grandezza.

 

Il viso della Patria è commovente nella sua nobile espressione di bellezza di forza e di dolore insieme.

........... intorno al monumento, pervade e si diffonde un senso di profonda austerità."

 

Ed a questa austerità si informano le parole dell'epigrafe dettata da Filippo Saporito.

 

IN ONORE DEI PRODI

CHE

DANDO ALLA PATRIA LA VITA

ILLUSTRARONO LA TERRA NATIVA

TEVEROLA RICONOSCENTE

MCMXX

 

Un altro stupendo commento fu rilasciato da Stanislao Erasmo Mariotti. Egli tesse un elogio entusiastico dell'opera sul piano artistico, attribuendole un valore davvero rilevante. Scrive infatti:

 

"Il Monumento, ideato dal valoroso Cav. Pellegrino ed eretto in onore dei prodi Teverolesi caduti per la patria, nella sua linea semplice ed elegante, nella nobile compostezza delle parti, nella purezza mirabile della figura stilizzata, che sormonta la stele, costituisce non solo uno splendido ornamento della patriottica cittadina, ma è una geniale e fine opera d'arte ben degna di figurare fra i monumenti congeneri della grande arte ellenica e del glorioso nostro Rinascimento artistico."

 

Infine:

                                                                                                                                               ……………..

Hai gli occhi intensi che il Buonarroti

diede al David nella sfida al gigante.

 

Ma cosa guardi da sempre, Regina?

Occhi pensosi di una madre

che segue i figli nel loro destino

ovunque li portino impervie strade.

 

Campi di guerra o di lavoro,

mete lontane di non ritorno,

ma chi è partito conserva nel cuore

la sagoma tua col suo spazio intorno.

 

Sei il simbolo di un antico paese,

il legame che tiene coesi

quanti vissero le feste, i riti, la piazza

della or silente “Area del Palazzo”.

Giovanni Morra

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