L’opera si inserisce nel solco della tradizione della natura morta, ma con un tocco personale dato dalla particolare attenzione alla luce e ai riflessi. La scelta di disporre la frutta in una fruttiera semplice e di accompagnarla con un fiasco suggerisce un senso di convivialità, richiamando immagini di vita quotidiana e domestica.

Il vero protagonista dell'opera è il contrasto tra la luce e le ombre. La luce, proveniente dall'alto e da destra, illumina con intensità la frutta, facendola risplendere contro il fondo scuro del tavolo. Questo crea un effetto di tridimensionalità che dà vita agli oggetti. Il fiasco, grazie alla trasparenza del vetro e ai riflessi, offre un punto di equilibrio nella composizione, bilanciando i toni caldi dei frutti con la sua superficie più fredda e liscia.

In sintesi, il dipinto rappresenta una raffinata interpretazione del genere della natura morta. La sapiente gestione della luce, l'attenzione ai riflessi e la resa accurata delle texture conferiscono all'opera un senso di eleganza e profondità, invitando lo spettatore a immergersi in un momento di quieta contemplazione.